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Trasporti


Tale obiettivo sarà perseguito attraverso la promozione e l'attuazione di misure, strumenti ed iniziative finalizzate alla riduzione del traffico privato in favore di quello collettivo, offrendo un ventaglio di scelta fra soluzioni e strumenti innovativi in grado di ridurre significativamente la propensione all'uso dell'autovettura privata, privilegiando modi "ecosostenibili"

Il miglioramento della qualità dell’aria con inevitabili e auspicabili ricadute sulla salute pubblica con la riduzione dei costi per la sanità pubblica, dall’altro ottenendo un deciso miglioramento del livello di accessibilità, vivibilità e sicurezza del territorio come conseguenza della riduzione dei volumi di traffico. 

MOBILITA’ SOSTENIBILE: UNA SCELTA “COMUNE”

La Regione Campania per adempiere ad obblighi di legge (come la normativa sulla qualità dell’aria, DM 60/2002), deve mettere in atto numerose misure volte alla creazione di un sistema di mobilità sostenibile anche seguendo più consolidate direttive e orientamenti europei.

Tra gli interventi più efficaci ci sono innanzitutto il prolungamento nella fascia serale degli orari del Trasporto pubblico locale che contribuirebbe al cambiamento del nostro stile di vita per ciò che concerne gli spostamenti in città nel nostro tempo libero. Sarebbe bello se, come avviene in tante metropoli europee, anche da noi si relegasse l'uso dell'auto di sera ai soli casi di spostamenti di natura extraurbana. Si recuperebbe il piacere di passeggiare nei vicoli e tra i bar ed i locali notturni in tutta tranquillità e soprattutto respirando aria più pulita.

Importanti interventi di gestione della domanda: introduzione di servizi di car sharing e trasporto a chiamata, promozione del car pooling); politiche di tariffazione: pedaggio urbano (accesso a pagamento a strade o a particolari zone urbane), park pricing (sosta su strada a pagamento); park and ride (agevolazione nell'interscambio tra automobile e mezzo pubblico nelle città); sistemi di mobilità non inquinanti: sviluppo della mobilità ciclabile con incentivi all'acquisto e la costruzione ove possibile di piste ciclabili ed implementazione di servizi di bike sharing soprattutto in prossimità di stazioni del trasporto pubblico; ricontrattazione delle concessioni per le strade a scorrimento veloce extraurbane (costi e inadempimenti) a vantaggio della collettività;

Sarebbe auspicabile inoltre un tavolo di confronto regolare tra le polizie municipali e la regione per meglio disciplinare gli interventi dei suddetti Corpi in ambito ambientale e stradale. Tali interventi coordinati fra loro renderebbero più agevole la creazione di ecocentri per chiudere al traffico privato porzioni delle città anche temporaneamente ma con periodicità ed avere quindi nel lungo periodo l'obiettivo di una ampia diffusione di ZTL con accessi controllati dalle telecamere. 

La mobilità all’interno di tale aree potrebbe essere garantita dal transito di minibus elettrici che percorrerebbero le strade in tempi estremamente esigui non essendo ostacolati dal traffico causato dalle auto private. In tali aree sarebbero inoltre previste piste ciclabili e aree di sosta per le biciclette. L’arredo urbano cambierebbe volto lasciando spazio a quel recupero del verde tanto penalizzato dallo sviluppo attuale di tutti i centri abitati. Ovviamente occorrerà comunque prevedere speciali permessi di transito o di sosta per cittadini diversamente abili, residenti ed il carico e scarico delle merci.

L’accessibilità ai cosiddetti "ecocentri" viene facilitata in tutte le realtà urbane tramite la creazione di parcheggi sotterranei innanzitutto per i residenti ed in quota parte di interscambio a ridosso delle zone chiuse al traffico per i cittadini provenienti dalla periferia o comunque da zone non servite dal trasporto pubblico. E' importante prevedere la possibilità di lasciare l’auto privata lontano dal centro per usufruire poi dei minibus elettrici ma altrettanto fondamentale è sgombrare le strade in superficie per assicurare che il sistema del trasporto pubblico funzioni e funga da valida alternativa.

Tutti gli interventi, accompagnati da un opera di sensibilizzazione anche nelle scuole mirano a favorire il passaggio dal possesso del mezzo all'uso dello stesso (cioè all'accesso al servizio di mobilità), in modo da orientare nel lungo periodo le scelte verso una riduzione dell'uso dell'automobile privata ma non delle proprie esigenze di mobilità. L'auto, in questo modo, passa dall'ambito dei beni di consumo a quello dei servizi.

Tali iniziative per il miglioramento della mobilità cittadina potrebbero inoltre costituire una opportunità di sviluppo economico sul territorio attraverso la nascita di nuove figure professionali legate alla gestione dei servizi proposti.  Ogni comune dovrebbe riservare agevolazioni per i cittadini non in possesso di auto e risorse per incentivare quelli interessati all'acquisto di biciclette elettriche che nel lungo periodo verrebbero senz'altro recuperate dai minori costi sociali che sono legati all'inquinamento da traffico sicuramente incompatibile con un'economia sostenibile e duratura.

L’obiettivo è creare un sistema di mobilità urbana che, pur consentendo a ciascuno l'esercizio del proprio diritto alla mobilità, sia tale da non gravare sul sistema sociale in termini di salute del cittadino, disastro ambientale, qualità della vita.


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